VILLE COMUNALI: “A CHI APPARTENGONO”?

Girolamo Fazio

TRAPANI – Domenica scorsa, di buona mattina, verso le 10, siamo andati ad “ispezionare” due “punti verde” minori della nostra città: i giardini comunali di viale Marche e viale Umbria. Si tratta di “ville” ai più praticamente sconosciute, e che abbiamo trovato, da un lato molto pulite e curate nel “verde”, ma, dall’altro, assolutamente abbandonate, senza alcun servizio di vigilanza presente, senza alcuna offerta di servizi che vadano oltre le panchine e un paio di scivoli per i bambini, e senza, soprattutto, alcuna presenza di cittadini fruitori, bambini o anziani che siano. Insomma erano desolatamente vuote.

Eppure il Comune di Trapani, l’Amministrazione Fazio, paga 32.500 euro all’anno – dal 2007 crediamo – ad una associazione, la Drepano, per assicurare – fra l’altro – una vigilanza, e dei servizi aggiuntivi che invoglino i cittadini, specie quelli di questi quartieri periferici, a fruire e frequentare tali spazi “verdi” comunali. Ma chi vigila sui “vigilatori”?

Sembra, quasi, che all’Amministrazione Fazio questa situazione di spesa di denaro pubblico in cambio del nulla vada bene. Il sindaco Fazio, il suo assessore Diego Di Discordia ed il suo dirigente al “ramo”, s’è mai curato di verificare se l’associazione Drepano svolga i servizi per cui è pagata?

Dove sono i campi di bocce, il campo di pallavolo, il campo di tiro con l’arco per disabili, l’area adibita a cineforum che l’associazione Drepano ha promesso di installare in detti impianti? Dove, soprattutto, sono i “vigilanti”? Che poi, proprio sulla base di tale “programma” di interventi promesso, la Drepano s’è aggiudicato l’incarico a fronte di altre offerte – alcune più economiche – di altre associazioni che offrivano altri articolati servizi (cooperativa Liberamente; associazione Una Città per Tutti-Legambiente).

Sono stati mai svolti i tornei di bocce e pallavolo dalla Drepano annunciati nella propria “offerta” di partecipazione al “bando” per la gestione delle due “ville” comunali? Mai proiettati i film ed i documentari, mai organizzati i concerti musicali di gruppi locali e le fiere? A parte l’Archery Day svolto nel 2008, dopo un’analoga denuncia e sollecito da parte di questo sito, sono state proposte alla cittadinanza altre attività? Nel 2009, nel 2010, nel 2011 è stata organizzata la giornata sportiva dedicata ai disabili “promessa” nel programma presentato al Comune? Quali “attrezzature” l’associazione ha istallato, a proprie spese, per lo svolgimento delle attività proposte (attrezzature che rimarranno di proprietà del Comune a scadenza del contratto)? Questi “programma”-fantasma di attività della Drepano sono mai stati pubblicizzati pubblicamente sul sito del Comune (ci risulta solo l’Archery Day del 2008)?

Per quale motivo si è rinnovata, nel 2010, la “convenzione” con la Drepano – a 32.500 euro all’anno a carico dei cittadini-contribuenti – se la stessa non offre i servizi cui s’è impegnata ad offrire? Ma, a questo punto, ci domandiamo pure: “a chi appartiene” questa Associazione Drepano?

Nell’ambito del degrado in cui sopravvive il quartiere Sant’Alberto (o Rione Palma che dir si voglia) non bisogna dimenticare dell’immobile, del relativo spazio “verde”, intitolato all’eroe Nino Via e che da mesi risulta chiuso – era almeno chiuso domenica scorsa alle 10 -. I locali comunali ivi rintracciabili hanno una destinazione? Centro sociale, sede di uffici comunali, sede distaccata dei vigili urbani o il nulla? Il Comune ha una progettualità d’intervento rispetto a questi locali e quest’area “verde”?

Tutte domande cui l’Amministrazione Fazio, così attenta invece alle cicche di sigarette che i passanti gettano in via Garibaldi, nel “salotto buono” della città, non sembra curarsi.

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Una risposta

  1. VITO ha detto:

    SE IL COMUNE NON FACESSE COSI’, VI LAMENTERESTE DELLA MANCATA CURA DEL VERDE CITTADINO. ORMAI LO SAPPIAMO; NON ATTACCA PIU’ !!