Villino Nasi: Quel che il sindaco di Trapani non ci ha detto
«Indignazione». Questo il sentimento provato dal Commissario della Provincia di Trapani Raimondo Cerami, leggendo le accuse rivoltegli dal sindaco Trapani – Giacomino Tranchida -, la «allusione “ai superiori interessi” che dovrebbero ostacolare la concessione del bene al Comune di Trapani».
«Indignazione» ! Accuse fumose con carattere di «infondatezza», fatte divulgare artatamente dalla stampa di prossimità.
Con un colpo di bacchetta magica, a Trapani, il Villino Nasi pare sia diventato d’interesse dell’Amministrazione del capoluogo, come “c’era una volta” il bastione …!”
L’interesse, tuttavia, sembra solo strumentale ad alimentare polemiche ed accuse contro gli altri, giusto per rendere l’atmosfera frizzantina nelle more dell’arrivo dei Re Magi.
I fatti, però, sono ben altri.
Basta scorrere gli archivi dei giornali trapanesi, sempre lesti a pubblicare acriticamente le frequenti pubbliche “esternazioni” di Giacomino Tranchida, per rendersi conto che il “Villino Nasi” produce poche notizie e nessuna “esternazione” dell’odierno sindaco di Trapani.
All’incirca una sorta di disinteresse per il villino.
Il 27 ottobre 2016 [come riporta il giornale TrapaniOggi], il consigliere comunale Vincenzo Abbruscato, chiese al sindaco Vito Damiano di «attivare tutte le procedure per chiedere, in maniera urgente, l’affidamento della Villa Nasi e delle sue pertinenze». Una toccata e fuga, perché poi si zittiu !
Il 19 dicembre 2016 [ci ricorda sempre l’archivio di TrapaniOggi], l’associazione “Progetto per Trapani” denunciò un elenco di beni pubblici «lasciati in balia del degrado». Tra questi, anche il “Villino Nasi”.
Dopodiché, ai roboanti proclami seguì il silenzio (n.d.r.: dei saggi ?).
In verità, il candidato sindaco Tranchida aveva vergato, al punto 5.3.2 del proprio programma elettorale, che:
«la Colombaia, il Lazzaretto, il Villino Nasi, tre luoghi magici […] oggi abbandonati, chiusi o scarsamente utilizzati e/o valorizzati, saranno oggetto di un unico grande progetto di riqualificazione e valorizzazione, finalizzato a realizzare un grande polo culturale/museale del MARE. […] Luogo ideale dove musealizzare la nave punica oggi esposta a Marsala. [Dove] Saranno ricavati anche gli spazi atti ad ospitare Forum, Congressi e Manifestazioni culturali internazionali».
Alla grande, teccatè !
Tuttavia, alle “fantastiche promesse elettorali“, come spesso accade dalle nostre parti, non seguono i fatti, tant’è che, dopo 18 mesi circa da quando il 71% degli elettori trapanesi ci ha “donato” questa Amministrazione, di fatti conclusi ce ne sono pochi e, certamente, nulla ha mutato il volto triste dei «tre luoghi magici».
Villimo Nasi: si risveglia l’attenzione sulla novella “Bella Addoormentata”
ATTENTION PLEASE ALLE SEGUENTI SUCCESSIONI CRONOLOGICHE :
a) Lunedì 30 settembre – come vedremo più sotto – si interrompe la “Trattativa” tra Provincia e Comune per la cessione del Villino Nasi;
b) Domenica 6 ottobre, alle 12:44 sulla propria pagina Facebook, l’associazione Agorà, tra i cui soci fondatori v’è tal Emanuele Barbara, ha pubblicato un “reportage” fotografico, così esordendo : «Un vero scandalo! Il Villino Nasi, luogo amatissimo dai trapanesi, é in questo momento aperto alla mercé di tutti, […] VERGOGNA!». Il “post” segnala un atto vandalico-criminale, un’effrazione, per fortuna senza danni apparenti, al Villino Nasi. Era un pò che a Trapani non ricordavamo di questi atti vandalico-criminali, dai tempi della “guerra dei cassonetti”.
c) Lunedì 7 ottobre, la Provincia, sul proprio sito web, ha pubblicato un «Avviso pubblico per la manifestazione di interesse finalizzata alla concessione di gestione dell’immobile storico “Villa Nasi”, per iniziative, eventi, mostre, attività culturali e di conservazione a tutela e salvaguardia del patrimonio culturale dell’Ente».
d) Lo stesso giorno 7, sul giornale online “PrimaPagina”, è spuntato, come un fungo porcino, un articolo a firma “Emanuele Barbara” intitolato “Abbandono e degrado al Villino Nasi, dura presa di posizione del Sindaco Tranchida”.
Leggendolo, si apprende di una richiesta, da parte del sindaco di Trapani, di «duratura cessione in comodato gratuito» dell’immobile.
Una richiesta, evidentemente, non andata a buon fine.
I quattro Emanuele Barbara
Sorge spontanea una domanda: chi è o chi sono questi due Emanuele Barbara ?
Se potesse, Don Abbondio dei <Promessi Sposi>, si chiederebbe: Carneade! Chi è costui ?
Noi, gente semplice, ci chiediamo se uno dei Barbara, novello sensibile scrittore, possa essere quel candidato del 2017 “UDC-Trapani Tua” (249 voti) a sostegno di Girolamo Fazio, poi nel 2018 con “Amo Trapani” (287 voti) a sostegno di Giacomo Tranchida.
Oppure, potrebbe essere semplicemente di un omonimo ?
Mah !
Chi-ni-sapemo di stì cose ?
Una lettera del Commissario svela perchè il Villino Nasi è ancor chiuso
Il Commissario della Provincia di Trapani – dott. Raimondo Cerami – ha replicato, lo scorso venerdì 25, svelando i motivi che lo hanno indotto all’avviso pubblico e, conseguentemente, al diniego all’assegnazione in comodato gratuito al Comune.
Sorprendentemente, nessuno dei tanti Emanuele Barbara, né su Agorà, né su Prima Pagina, ha pubblicato le “ragioni” del Commissario.
Avevano la tastiera del PC in riparazione ?
Oppure non erano in vena, o non hanno sentito l’input ?
Cosa sostiene il Commissario ?
Con una evidente “sottile” polemica, sostiene che «le iniziative di valorizzazione non possono essere affidate sotto l’egida di slogan o di affermazioni prive di fondamento, ma devono essere saldamente ancorate ad analisi di contesto e programmi». Programmi che, evidentemente, il Comune di Trapani non aveva saputo elaborare e proporre.
Cerami precisa, inoltre, che «la legge certamente non prevede alcun diritto di prelazione nei confronti del Comune capoluogo», ed aggiunge che, sin dal 10 aprile 2019, la Provincia aveva avanzato al Sindaco la proposta «di sottoscrivere un accordo di collaborazione volto alla fruizione dei beni immobili di entrambi gli enti».
Si trattava di una proposta «alla quale hanno fatto seguito diversi incontri, tutti interlocutori e nel corso dei quali nessun utile apporto la Sua Amministrazione [quella del sindaco Tranchida, NdR] ha fornito – senza tema di smentita – fino alla Sua citata dichiarazione del 30.09.2019 di assenza di elementi utili a perseguire l’obiettivo di mettere a sistema immobili pubblici con destinazione culturale e scolastica siti nel Comune di Trapani».
In definitiva, la Provincia aveva proposto uno scambio: il Villino Nasi, non funzionale alle attività dell’Ente, in cambio di locali da destinare agli istituti scolastici superiori che devono essere, invece, garantiti dalla Provincia. In tal maniera, l’Ente avrebbe risparmiato con gli affitti.
Il Comune, invece, avrebbe offerto «solo la disponibilità di due scuole disastrate (la “Buscaino Campo” e la “Livio Bassi”) che avrebbero dovuto essere prima ristrutturate, prive delle verifiche sismiche, che, ripetutamente richieste da questo Ente per lungo tempo, non sono state mai effettuate».
A questo link, è possibile scaricare la “ricca” ed interessante “nota” del Commissario Cerami indirizzata al sindaco Tranchida che, in atto, non ha “esternato” in contro-replica.
Di fronte all’inerzia del Sindaco (apriti cielo !) del Comune di Trapani, alla Provincia non è rimasto altro da fare che emanare il Bando per l’assegnazione onerosa del Villino Nasi.
Villino Nasi “all’asta”: Ora che succede ?
Il Sindaco, tanto si legge dal giornale TP24 del giorno 22 ottobre, ha annunciato che «il Comune parteciperà all’avviso».
Con quale tipo di progetto ?
Chi vivrà vedrà !
Piccolo ed insignicante particolare: il bando scadeva lo stesso giorno 22, ma se il sindaco Giacomino Tranchida si è esposto in tal guisa, il verbo sarà progetto !
Esagerato.
Con tutto quello che hanno da fare al Comune, la comunicazione del dottor Cerami sarà sfuggita.
Vedrai che al più presto sarà tutto messo a posto.