Vittime strada: Trapani, ecco come ridurne il numero
“Città A Misura d’Uomo” ha ricordato ieri le “vittime della strada” nel corso di una manifestazione svoltasi presso la sala “Laurentina” di Trapani. «Le “vittime della strada” rappresentano una categoria di cittadini che “non vota” più e che è, quindi, piuttosto lontana dalla doverosa costante attenzione della politica», ha denunciato Natale Salvo, segretario dell’associazione organizzatrice.
«Gli incidenti stradali producono più morti che un’epidemia», ha rilevato il senatore Antonio D’Alì presente all’incontro.
La strada, per ridurre le vittime della strada, sposata da taluni partecipanti al dibattito – in particolare il senatore Fabrizio Bocchino, Andrea Cicala di “Agorà” e la signora Antonella Granello dello SPI-CGIL – è stata quella della formazione dei cittadini.
Una seconda strada per affrontare il problema e ridurre le conseguenze degli incidenti sugli “utenti della strada” – illustrata tanto dalla dott. Elena Galuppo di “A Misura d’Uomo” quanto, ancora più compiutamente, dall’ing. Massimo La Rocca di ATM Trapani – è stata indicata in quella della “rivoluzione tecnologica”.
«La soluzione più semplice per ridurre i rischi della mobilità stradale è, ovviamente, quella di ridurre il traffico. Allargare l’attuale ZTL, ad esempio» – ha sostenuto, invece, l’avvocato Giuseppe Marascia di “A Misura d’Uomo”.
Per Marascia, infatti, «il fattore “errore umano” non sarà mai possibile eradicare totalmente».
«È, infatti, oggi, la distrazione del conducente (e, in particolare, l’uso dello smartphone durante la guida), assieme al mancato rispetto delle precedenze, una delle principali cause di “sinistro stradale” – ha aggiunto il professionista –. Le altre sono: il mancato rispetto della distanza di sicurezza fra veicoli, l’eccesso di velocità, il comportamento scorretto dei pedoni».
Vittime strada: dal dibattito, prime proposte operative
All’incontro, comunque, sono pure emerse delle immediate proposte operative e le modalità per finanziare le azioni da attivare.
In particolare, riferito agli attraversamenti pedonali, l’ing. La Rocca ha presentato alcuni “innovativi” materiali che assicurano durata e visibilità e che da tempo sono utilizzati in tutt’Italia – basta fare una ricerca su Google per scoprirlo – e perfino anche nella vicina cittadina di Mazara del Vallo: il “bicomponente a freddo” [recentemente impiegato a Mazara del Vallo] e il “termoplastico preformato” [qui un esempio d’applicazione ad Arona].
Lo stesso ingegnere si è soffermato, poi, su altre forme di attraversamento “smart” che, a salvaguardia degli attraversamenti notturni, pongono in essere particolari tipi d’illuminazione e segnaletica [qui un esempio] che preavvisano l’automobilista della presenza di un pedone in procinto d’attraversare.
Salvo Monaco, dell’associazione motociclistica “Ducati Trapani Club”, anche lui intervenendo nel dibattito, infine, ha proposto l’installazione di “guardrail salva motociclisti” sui percorsi extraurbani.
Per Natale Salvo, «i Comuni dispongono di somme da destinare per la tutela della sicurezza stradale. Sono quelle incassate dalle sanzioni per le violazioni al Codice della Strada. L’art. 208 di questo Codice, infatti, le impegnerebbe proprio a questa destinazione specifica».
Oltre l’ampia partecipazione di “tecnici”, la manifestazione ha potuto “vantare” una buona copertura mediatica grazie all’emittente Telesud che ha trasmesso, nel proprio TG, un’intervista a Natale Salvo.