VOGLIAMO I CONSIGLI DI QUARTIERE
"Una grave menomazione dei diritto dei cittadini". Il problema viene segnalato con estrema solerzia dal portavoce del neo costituito Partito Umanista, Natale Salvo, ed è relativa alle elezioni a Trapani dei consigli circoscrizionali o consigli di quartiere.
"A prevederlo – scrive Salvo – è l'articolo 59 del vigente Statuto comunale, nel testo approvato con delibera commissariale 102 del 20 dicembre 2001, dove stabilisce che "La prima elezione del Consiglio circoscrizionale coincide con il rinnovo del Consiglio Comunale". Per svolgere tali elezioni – prosegue – è però necessario che il Consiglio comunale approvi, precedentemente, il Regolamento che, a norma dell'articolo 58 dello Statuto definisca "l'ambito territoriale e la consistenza numerica delle circoscrizioni". Tale Regolamento, inoltre, dovrà stabilire il "numero di consiglieri tenendo conto del numero dei cittadini residenti negli ambiti circoscrizionali" (articolo 59) e, tra l'altro, "le materie di competenza e le modalità di gestione delle risorse assegnate alle circoscrizioni, nonché le modalità per l'elezione del consiglio (articolo 60 dello Statuto comunale di Trapani)".
Nel comunicato diffuso agli organi di informazione Natale Salvo puntualizza che "i "Consigli circoscrizionali" sono previsti dall'articolo 17 del Testo Unico Enti Locali che li definisce quali "organismi di partecipazione, di consultazione e di gestione di servizi di base, nonché di esercizio delle funzioni delegate dal Comune". L'obbligo della loro istituzione è previsto per i "i Comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti", mentre ciò restava una "facoltà" per i "Comuni tra i 30.000 ed i 100.000 abitanti". Tuttavia – sottolinea – avendoli previsti nel nostro Statuto la loro istituzione diviene obbligatoria".
Secondo il responsabile trapanese del Partito Umanista "la mancata elezione di tale Organo rappresenterebbe una pesante responsabilità per l'attuale Consiglio comunale, ed in particolare per Giovanni De Santis, presidente della Commissione che aveva il compito "di sovrintendere, in particolare, alla stesura dei regolamenti che hanno rilevanza statutaria e all'attuazione dello statuto stesso".